EVENTI ASSOCIATIVI
PREMIO GIORGIO AMBROSOLI E REGIONE PUGLIA
Dopo l’incontro preparatorio dello scorso 1 dicembre in Camera di Commercio a Bari, organizzato da Confimi Industria Bari, continua il percorso per tutelare e rafforzare lo stato di diritto e la sicurezza quale fattore di sviluppo tramite un seminario che ha avuto luogo presso la Presidenza di Regione Puglia con l’intervento del Presidente Michele Emiliano, del Presidente del Premio Giorgio Ambrosoli Mario Ferrario, del Generale Alessio Nardi Consigliere del Ministro degli Affari Esteri, della premiata Marilena Natale consulente della Commissione Parlamentare Antimafia e del Segretario Generale di Confimi Industria Bari Riccardo Figliolia.
Nella giornata del 26 gennaio scorso ha avuto luogo il Seminario “Lo Stato di Diritto per lo Sviluppo” promosso da Premio Giorgio Ambrosoli e da Regione Puglia, con il patrocinio della Camera di Commercio di Bari, presso la Presidenza di Regione Puglia. Hanno partecipato rappresentanti ed esponenti qualificati del territorio pugliese e delle rappresentanze nazionali della società civile, istituzioni, enti, associazioni di categoria, il mondo delle imprese e del commercio. L’incontro è parte di un percorso costruttivo per un rafforzamento dello stato di diritto e del corretto funzionamento dei mercati e della loro efficace e regolazione, per una compiuta tutela e promozione dell’economia legale.
Dopo i saluti di Annalori Ambrosoli, moglie dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, sono intervenuti il Presidente Michele Emiliano, il Presidente del Premio Giorgio Ambrosoli Mario Ferrario, il Generale Alessio Nardi Consigliere del Ministro degli Affari Esteri, la premiata Marilena Natale consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, fra altri. Sono anche intervenuti come relatori la costituzionalista Antonella Gliatta dell’Università del Molise, il parlamentare Luca Squeri, Stefano Cavanna già membro laico del CSM, Valentina Donini della SNA Scuola Nazionale d’Amministrazione e Riccardo Figliolia di Confimi Industria. Ha testimoniato Stefano Mattacchini, nipote di Giorgio Ambrosoli e Sabrina Matrangola, figlia di Renata Fonte.
Regione Puglia d’intesa con Premio Giorgio Ambrosoli ha convenuto che fosse funzionale attivare un percorso specifico e fortemente focalizzato ai risultati, capace di fornire contributi sostanziali per concrete politiche pubbliche e private; un percorso fatto di relazioni nazionali e internazionali consolidate nel mondo del contrasto al malaffare, casi esemplari e le loro storie, i “premiati”, analisi delle dinamiche del territorio, strumenti concreti nati da buone pratiche utili alla condivisione, perseguendo l’obiettivo di un potenziamento dello sviluppo locale e di un posizionamento nazionale e internazionale, oltre che di una maggiore consapevolezza diffusa volta ad aumentare le potenzialità di una società civile attenta e proattiva.
Mario Carlo Ferrario ha sottolineato che “funzione chiave oggi dello stato di diritto è garantire sicurezza ed efficienza della giustizia, che sono determinanti nel processo di allocazione internazionale delle risorse per lo sviluppo, ovviamente quelle finanziarie, ma anche le competenze, le reti di relazione, la reputazione. La figura di Giorgio Ambrosoli è emblematica di una visione della tutela del diritto non fine a se stesso, ma finalizzata al bene sociale, all’assicurare il benessere della collettività”.
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “Un grande onore per la Regione Puglia ospitare il Premio Giorgio Ambrosoli e il Consiglio di amministrazione della fondazione, con la quale abbiamo intenzione di proseguire la collaborazione in futuro. Ricordo a tutti che Giorgio Ambrosoli era un avvocato che fu incaricato dal tribunale di Milano di svolgere attività nell’ambito finanziario in relazione ad una banca e, a causa del rigore col quale svolse questo compito, fu ucciso dalla criminalità organizzata, che aveva interesse a coprire le attività illecite svolte all’interno della banca che stava sottoponendo a controllo, è una figura mitica anche della mia vita. Siamo felici di ospitare qui la fondazione in ricordo di Giorgio Ambrosoli con una prospettiva lanciata verso il futuro, anche con riferimento all’oggetto della riunione di oggi, che promuove lo sviluppo economico all’interno di una concezione dello stato di diritto.”
“La conferenza di oggi, ha sottolineato invece Riccardo Figliolia Segretario Generale di CONFIMI Industria Bari, corona un lavoro cominciato nel 2021. Il dato crediamo più significativo è che a volere con forza e determinazione questa attenzione ai temi delicatissimi della Legalità e dello Stato di Diritto è stato il Sistema delle Imprese, in particolare quelle Piccole, rappresentate con orgoglio da Confimi Industria. Questo a testimonianza della crescita del ruolo, della responsabilità e della capacità dei nostri Imprenditori. L’obiettivo condiviso resta lo Sviluppo dei nostri territori in funzione di assicurare un futuro sostenibile per le nuove generazioni”.
Il Premio Giorgio Ambrosoli dal 2012 promuove gli “esempi invisibili” di persone che nell’ambito della loro attività professionale si siano contraddistinte per la difesa dello stato di diritto tramite la pratica dell’integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse a causa di “contesti ambientali” o di improprie pressioni contro la legalità nel contesto in cui hanno operato. Le ultime edizioni hanno messo sempre più in luce la peculiarissima forza e presenza della società civile in Italia sui temi della tutela della legge, del concreto operato dei cittadini che con le loro singole azioni generano una sorte di “voce unica”, composta da molteplici “esempi invisibili”, impegnata nel rafforzamento dello stato di diritto.
CONFIMI INDUSTRIA EDILIZIA BARI
LA NUOVA LEGGE REGIONALE SULLA RISTRUTTURAZIONE EDLIZIA: opportunità sul recupero del patrimonio edilizio in Puglia.
È stato l’esame della NUOVA LEGGE PUGLIESE SULLA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA il tema che Confimi Edilizia Bari ha affrontato lo scorso 29 gennaio, presso la sede della Camera di Commercio di Bari, in un seminario/dibattito per valutare le opportunità per il recupero del patrimonio edilizio nella nostra Regione.
Le tesi di Confimi Edilizia sono state introdotte da Giacoma Punzo Presidente di Confimi Edilizia Delegazione di Bari e illustrate dall’arch. Lelio Denicolo’ Responsabile del Comitato Tecnico della Verticale Edile di Confimi Industria Bari. E seguito un confronto tra Michele Picaro Consigliere Regionale di FDI, firmatario della legge regionale in questione e Alfonso Pisicchio già assessore all’Urbanistica della Regione Puglia e attuale Commissario dell’Arti.
Ha moderato l’incontro Riccardo Figliolia Segretario Generale di Confimi Industria Bari.
Normativa
Lavoratori somministrati nel 2023: obbligo di comunicazione
Le aziende che nell’anno 2023 hanno utilizzato lavoratori somministrati hanno l’obbligo di trasmettere apposita comunicazione entro il 31 gennaio alle RSA, RSU o organismi territoriali di categoria alle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
La comunicazione deve contenere le seguenti informazioni relativamente ai contratti di somministrazioni conclusi:
-la durata degli stessi;
-il numero di lavoratori interessati;
-la qualifica dei lavoratori interessati.
Qualora l’azienda non provvede all’assolvimento dell’obbligo o non effettui la corretta comunicazione è passibile di sanzione amministrativa da € 250 a €1.250.
Novità legge di bilancio 2024
Tra i principali interventi in materia di lavoro contenuti nella legge di bilancio per l’anno 2024 si segnala:
– confermata del taglio del cuneo fiscale per i contributivi a carico del lavoratore pari al 6% per le retribuzioni imponibili mensili fino ad € 2.692 al netto del rateo di tredicesima e pari al 7% per le retribuzioni imponibili mensili fino ad € 1.923 al netto del rateo di tredicesima (v. circolare Inps n. 11 del 16/01/2024);
– rimodulazione della soglia di esenzione dei fringe benefits pari a € 2.000 per i lavoratori con figli a carico ai sensi del TUIR e € 1.000 per la generalità dei lavoratori;
– confermata della tassazione agevolata al 5% sui premi di risultato nel limite di € 3.000 lordi;
– compensazione telematica dei crediti INPS e INAIL da effettuarsi esclusivamente mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, secondo modalità tecniche definite con provvedimento del direttore della stessa, con decorrenza da luglio 2024;
– per il periodo 2024-2026, le donne lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con 3 o più figli, possono beneficiare della riduzione del 100% dei contributi IVS a carico fino al compimento del 18° anno di età del figlio minore (entro il limite annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile). Per il 2024, è esteso, in via sperimentale, alle lavoratrici madri di due figli, fino al compimento del 10° anno di età del figlio minore. Gli esoneri non si applicano ai rapporti di lavoro domestico;
– esonero pari al 100% dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati che, nel triennio 2024-2026, assumeranno donne disoccupate vittime di violenza e beneficiarie della misura del reddito di libertà (anche donne che abbiano beneficiato della misura nell’anno 2023. In caso di trasformazione del contratto di lavoro a tempo indeterminato, è stabilito il prolungamento dell’esonero fino al 18° mese dalla data di assunzione a tempo determina.
Nuove aliquote IRPEF dal 2024
Le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2024 (legge 213/2023, articolo 1, commi 16 e 17) sulla disciplina dei fringe benefit e la revisione dei costi chilometrici delle auto aziendali assegnate ai lavoratori in uso promiscuo, fanno sì che l’inizio di quest’anno si presenti subito impegnativo per l’intensa attività collegata all’adeguamento dei valori imponibili di questi benefit.
Per le auto, la revisione degli importi dovrà innanzi tutto tenere conto dei dati contenuti nelle tabelle Aci pubblicate lo scorso 22 dicembre («Gazzetta ufficiale» 298 del 22 dicembre 2023, si veda Il Sole 24 Ore del 3 gennaio): sarà dunque necessario effettuare una verifica sulla corretta modalità di calcolo utilizzata per i diversi veicoli, in particolare per quelli tornati in flotta.
Inoltre, sarà necessario applicare la nuova disciplina sui fringe benefit contenuta nella legge di Bilancio 2024, con riferimento alla popolazione di dipendenti che possono beneficiare dell’esenzione fiscale e contributiva anche per l’uso promiscuo del veicolo.
Auto aziendali e Legge di bilancio
La riforma fiscale prevede una revisione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche rimodulando le fasce come segue:
– 23%, per il reddito complessivo fino a 28.000 euro;
– 35%, per il reddito complessivo superiore a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
– 43%, per il reddito complessivo superiore a 50.000 euro.
Privacy e cessazione del rapporto di lavoro: una check list per la protezione dei dati personali
Le Linee Guida UNI CEI EN ISO/IEC 27002:2023 “Sicurezza delle informazioni, cybersecurity e protezione della privacy – Controlli di sicurezza delle informazioni” controllo 6.5 “Responsabilità dopo la cessazione o il cambio di impiego” aiutano le Società nella gestione degli adempimenti per la cessazione del rapporto di lavoro. Riportiamo una breve check list, curata da Federprivacy, di to do al momento della cessazione del rapporto di lavoro. La procedura relativa alla dimissione di un collaboratore presenta una serie di aspetti critici che devono essere individuati ed analizzati al fine di presidiarli quale misura di accountability, analogamente a quanto previsto in occasione dell’introduzione di un nuovo collaboratore. Naturalmente, la suddivisione degli adempimenti tra le diverse funzioni aziendali è orientativa; ogni organizzazione potrebbe individuare soluzioni diverse, in base al proprio modello organizzativo.
Il Rappresentante legale/Titolare del trattamento/Datore di lavoro:
se il collaboratore era in possesso di deleghe e procure (eventualmente riportate nella visura camerale) provvede ad effettuare le modifiche necessarie;
se il collaboratore ricopriva il ruolo di DPO interno, provvede, tramite l’organo di governo, ad identifica e nomina un nuovo DPO, nonché effettua la comunicazione al Garante, ovvero valuta di ricorrere ad un esterno.
La Funzione HR:
comunica alle funzioni aziendali, quali: Privacy Officer, Responsabile diretto del collaboratore, Responsabile ICT, Responsabile facility, RSPP, la cessazione del rapporto di collaborazione, affinché essi prendano in carico gli adempimenti di propria competenza;
fa sottoscrivere un NDA in merito alla riservatezza dei dati (comprese le eventuali proprietà intellettuali), di cui il collaboratore è venuto a conoscenza nel corso del rapporto contrattuale, a valere anche dopo la cessazione del rapporto di lavoro;
archivia la documentazione relativa al collaboratore, per almeno 10 anni dalla conclusione del rapporto (tempi che devono essere congruenti con quelli riportati nel Registro dei trattamenti).
Il Privacy Officer:
aggiorna l’organigramma privacy e l’elenco degli autorizzati al trattamento dei dati, laddove il collaboratore ricopriva un ruolo afferente alla protezione dei dati personali, e, laddove necessario, cura la nomina dei sostituti (es. amministratore di sistema);
archivia la documentazione relativa alla designazione come autorizzato/designato ed altra documentazione, sottoscritta dall’ex-collaboratore, che fornisca evidenza dell’applicazione del GDRP.
Il Responsabile diretto del collaboratore:
gestisce il passaggio di consegne ad un nuovo collaboratore o a collaboratori presenti, od al medesimo responsabile, considerando, tra gli altri, gli aspetti relativi alla protezione dei dati personali;
analizza gli accessi a siti terzi noti al collaboratore (comprese le credenziali per accesso ai profili social /sito) e valuta la necessità di modificare password/chiavi di accesso, nel caso il collaboratore le possedesse, per: posta elettronica certificata, SPID, firma elettronica;
comunica a clienti, fornitori, partner ed altre terze parti interessate, la conclusione del rapporto di lavoro;
comunica i dati di contatto del nuovo autorizzato a clienti, fornitori, agenti e partner; ciò risulta meno complesso se l’autorizzato dimissionato era fornito di un indirizzo di posta elettronica di funzione e non nominativo.
La Funzione ICT:
invia al collaboratore, con qualche giorno di anticipo rispetto alla chiusura del rapporto di lavoro, la richiesta di eliminare eventuali dati personali, non pertinenti all’attività lavorativa, eventualmente archiviati sui dispositivi aziendali e sulla posta elettronica, e di restituire i dispositivi, a lui consegnati, di proprietà dell’organizzazione;
disattiva la casella di posta elettronica e predispone una risposta standard per eventuali mail in entrata;
disattiva l’utenza per il collaboratore (userid e password) su tutti i dispositivi e sistemi a cui aveva accesso e più in generale effettua la chiusura/passaggio ad altro collaboratore di tutti gli account riferibili all’autorizzato, inclusi quelli relativi a PEC e portali vari, anche quelli esterni;
ritira eventuali dispositivi consegnati al collaboratore (compresi eventuali token smart card), e registra tale restituzione con riferimento alla registrazione di consegna iniziale;
elimina i dati nell’area del server aziendale a disposizione del collaboratore, previa verifica, con il collaboratore, che tale area non contenga dati aziendali (se del caso provvede al loro salvataggio nelle aree deputate);
procede alla eliminazione dei dati sui dispositivi affidati al collaboratore ed eventualmente al salvataggio di parte degli stessi come previsto dalle procedure interne; se necessario provvede a smaltire gli stessi secondo le procedure definite per la dismissione;
nel caso in cui il collaboratore avesse il permesso di utilizzare i propri dispositivi personali (BYOD) provvede a eliminare o richiede che siano eliminati dal collaboratore stesso i dati aziendali salvati sui suddetti dispositivi, comprese le eventuali APP caricate sugli stessi (ad esempio per il riconoscimento a due fattori);
archivia la documentazione relativa al collaboratore per almeno 10 anni dalla conclusione del rapporto (tempi che devono essere congruenti con quelli riportati nel Registro dei trattamenti).
Il Responsabile facility:
invia al collaboratore, con qualche giorno di anticipo rispetto alla chiusura del rapporto di lavoro, la richiesta di restituire i dispositivi (di norma utilizzati per gli accessi), a lui consegnati, di proprietà dell’organizzazione;
ritira badge, chiavi e smart card in possesso del collaboratore e valuta il cambio del codice di allarme; registra la restituzione effettuata;
ritira eventuali dispositivi consegnati al collaboratore con riferimento alla registrazione di consegna iniziale degli stessi;
archivia la documentazione relativa al collaboratore per almeno 10 anni dalla conclusione del rapporto (tempi che devono essere congruenti con quelli riportati nel Registro dei trattamenti).
L’RSPP:
archivia la documentazione relativa ad idoneità alla mansione, per almeno 10 anni dalla conclusione del rapporto (tempi che devono essere congruenti con quelli riportati nel Registro dei trattamenti).
per approfondimenti clicca il link: